Serena e Alessandro

Congratulazioni Enzo Neve Fotografo!
Alessandro D’aloisio Serena Goffredo ti ha raccomandato su Matrimonio.com

” Un professionista di estrema sensibilità. Un vero artista con la A maiuscola!
Enzo Neve, con il suo lavoro, ha davvero saputo raccontare il nostro amore in maniera encomiabile, come se fossimo noi, in prima persona, ad esprimere quelle emozioni forti ed indimenticabili.
Dire che sia riuscito a realizzare un lavoro strepitoso sarebbe riduttivo, per cui diciamo che ciò che ha creato va oltre ogni nostra aspettativa. Anche solo lontanamente immaginabile!
Futuri sposi: affidatevi a lui, vi saprà lasciare senza fiato.”

Serena e Alessandro…” Credo di aver capito che quando ami qualcuno così tanto così intensamente così a lungo non te ne puoi più liberare ovunque tu vada e questo ti capita una sola volta nella vita. Ho voluto imprimere in questa importante lettera una frase che per me  racchiude il significato più profondo del nostro matrimonio, del nostro immenso amore. Stiamo per diventare marito e moglie proprio perchè ciò che ci lega è così forte intenso e indescrivibilmente bello che non potrà finire mai. Lascia che siano i fatti a parlare aspettami sull’altare sto arrivando da te! ”

Il rito del matrimonio si è celebrato presso la  Chiesa Matrice. Fino al 1930 essa è stata l’unica parrocchia della città e fino a pochi anni or sono è stata sede del Collegio dei sacerdoti mesagnesi, è chiamata perciò Insigne Collegiata. La rilevanza civile della monumentale chiesa maggiore è attestata anche dallo stemma civico raffigurante una palma con spighe di grano posto sulla facciata del tempio come sigillo dello ius patronatus della civica amministrazione.

A conclusione del rito religioso gli ospiti e i parenti sono stati invitati a proseguire la festa presso Castello Monaci.

1500. È in questo secolo che ha inizio la storia di Castello Monaci, come risulta da un documento del Catasto Onciario di Salice Salentino. Un castello che deve il nome all’insediamento di un gruppo di Monaci Basiliani che lo utilizzarono come luogo di culto, meditazione e rifugio per i bisognosi.

6 secoli di storia portati splendidamente per una fortificazione che ha subito negli anni numerosi rimaneggiamenti e trafugamenti – l’ultimo dei quali durante la seconda guerra mondiale – ma che mantiene immutato il suo fascino e conserva ancora opere d’arte di notevole interesse storico e artistico.

Italia. Puglia. Salento. È qui che tra antichi vitigni e ulivi secolari, dalla terra bruna si erge la pietra bianca di Castello Monaci, con i torrioni massicci ricoperti di edera, i palmizi e i verdi giardini.